Stress: Cause e Rimedi

Il termine stress è stato utilizzato per la prima volta agli inizi del 900 dal fisiologo Walter Bradford Cannon, il quale descrisse, già allora, una correlazione con sintomi gastrointestinali. In seguito, fu lo studioso Hans Selye a dare una definizione più scientifica e accurata dello stress, da lui definito SGA, Sindrome Generale di Adattamento. Dai suoi esperimenti sui ratti, lo studioso comprese che, iniettando placebo o farmaci fitoterapici, gli animali sviluppavano in entrambi i casi ulcere o alterazioni ormali, cioè subivano dei cambiamenti per cercare di adattarsi ad un fattore esterno. Selye fu il primo ad utilizzare il termine stress, cioè sforzo o fatica, e stressor, l’agente esterno che lo causa.

Da questo semplice studio effettuato possiamo dedurre che lo stress è un processo fisiologico con cui il nostro organismo cerca di adattarsi a nuovi stimoli esterni cercando di aumentare le proprie capacità. In questi casi si parla di eustress, cioè un meccanismo positivo che ci permettere di rispondere agli stressors in maniera proattiva e di raggiungere i nostri obiettivi.

Il problema sorge quando l’eustress diventa distress. In questo caso, il nostro corpo non riesce a resistere ad uno stimolo troppo intenso o troppo prolungato e le variazioni psico-somatiche che ne derivano si consolidano nel soggetto determinando una vera e propria patologia.

Questa patologia si manifesta con diversi tipi di sintomi:

- Sintomi fisici: abbassamento delle difese immunitarie, dolori allo stomaco, extrasistole, difficoltà nella digestione, alterazione del ciclo mestruale, stanchezza, capogiri.

- Sintomi comportamentali: digrignare i denti, alimentazione compulsiva, più frequente assunzione di alcolici, difficoltà a portare a termine i compiti;

- Sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, infelicità, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti;

- Sintomi cognitivi: difficoltà nella concentrazione, problemi nella presa di decisione, distrazione, difficoltà mnemoniche, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività.

Tale sintomatologia si acuisce quando, per motivi di studio o di lavoro, si vivono situazioni particolarmente stressanti che portano al limite del nostro adattamento. In casi estremi si può manifestare la cosiddetta sindrome del Burn-Out. Questa patologia professionale è un vero è proprio esaurimento nervoso che determina ansia, depressione, mancanza di autostima, rabbia e isolamento e va trattata da uno specialista per evitare danni permanenti gravi in chi la subisce.

Le reazioni agli stressors sono completamente soggettive e dipendono da diversi fattori caratteriali ma anche psico-fisici che rendono alcune persone in grado di adattarsi meglio a situazioni stressanti rispetto ad altri.

Nonostante ci siano caratteristiche intrinseche in ognuno di noi, possiamo cercare di migliorare la nostra capacità di resistere allo stress in diversi modi:

- Sport, praticati con piacere e con attenzione, possono aiutarci a rilassarci e distrarci dai nostri problemi.

- Meditazione con esercizi che favoriscano la conoscenza della propria interiorità e di training autogeno, cioè volti a migliorare la consapevolezza dei propri mezzi e l’autostima.

- Yoga: questa pratica può risultare indicata nei soggetti particolarmente stressati che hanno difficoltà a rilassarsi e a meditare, aumentando anche la conoscenza e il controllo del proprio corpo.

- In caso d’ansia è di grande aiuto massaggiare alcuni punti del proprio corpo indicati nella medicina tradizionale cinese. Ecco due tecniche che possono aiutare: con il pollice della mano destra massaggiate con movimento circolare, per circa due minuti, il centro del palmo della mano sinistra. Ripetete il massaggio sulla destra. Un’altra tecnica è quella di premere con l’indice, per cinque minuti, il punto che si trova tra le due sopracciglia: esercitate un po’ di forza nella pressione, il beneficio sarà immediato.

 Risulta fondamentale anche la nostra alimentazione.

Vanno eliminati cibi confezionati e ricchi di zucchero. Non bisogna assumere alcool, che determina una prima fase di eccitazione illusoria seguita da una fase depressiva e caffè, che accentua i sintomi tipici dello stress (tachicardia, acidità di stomaco) e riduce i livelli di serotonina e ci rende ancora più nervosi.

Bisogna preferire cibi naturali ricchi di antiossidanti, omega-3 e Vitamina D come cereali, verdure a foglia verde come gli spinaci ricchi di magnesio per il rilassamento dei muscoli, riso, legumi, noci e uova e salmone, ricco sia in omega-3 che vitamina D che aiuta a regolare il nostro umore.

L’alimentazione può essere supportata dall’integrazione a base di estratti vegetali di piante adattogene e nootropiche o che possano aiutare a migliorare capacità cognitive e umore.

Gli estratti utilizzati per questa funzione sono diversi, ma vogliamo descrivere in maniera più dettagliata quelli presenti nel nostro integratore per il Benessere Mentale:

- Rhodiola: è una delle piante più usata in caso di stress sia fisico che mentale in quanto ha dimostrato la capacità di migliorare la resistenza alla fatica e allo stress con un’azione anche cardioprotettiva utile in caso di tachicardia, palpitazione, ansia e nervosismo.

- Gingko e Ginseng: hanno una potente azione sinergica di tipo “adattogeno”, cioè permettono di adattarsi ai cambiamenti esterni (stressors) aumentando la resistenza fisica e mentale, migliorando la concentrazione e preservando la memoria anche in casi di particolari sollecitazioni sia lavorative che legate allo studio intenso.

- Zafferano: questa pianta è ampiamente studiata ed ha una potente attività protettiva nei confronti del nostro sistema nervoso centrale preservandone la funzionalità. In uno studio del 2005 condotto dal centro di ricerca psichiatrico dell’University of Medical Sciences di Teheran, Iran è stato definito l’antidepressivo naturale con un’azione paragonabile ai farmaci nella depressione lieve e moderata con un elevato profilo di sicurezza. Questa sua potente azione è dovuta alla capacità dei principi attivi contenuti nel suo estratto di aumentare i livelli di alcuni neurotrasmettitori come dopamina e serotonina che migliorano il tono del nostro umore.

Queste conoscenze sono fondamentali per imparare a riconoscere uno stress cronico e dannoso dall’eustressstimolante e positivo e capire come agire per limitare i sintomi e ritornare alla normalità agendo su più fronti, correggendo stile di vita e alimentazione e ricorrendo alla giusta integrazione.

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